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LE CASE
Dopo tanti anni di vita di queste costruzioni, le varie ristrutturazioni più volte effettuate per motivi diversi, terremoti, ampliamenti e ammodernamenti, ancora oggi si può constatare che queste strutture sono state costruite tutte con materiale molto economico, pietre e rena estratta sul posto. Le modifiche e le ristrutturazioni apportate rendono molto difficile la ricostruzione della data di prima edificazione. La foto della casa al civico 471 ci mostra un mattone datato Apilio 1791. Certamente non è questa la data di prima edificazione di questa casa. Si presume sia,   la data di ampliamento o ristrutturazione della stessa.  Il luogo scelto, una collina (Colle),  senz'altro quello che maggiormente permetteva una maggiore sicurezza e migliore veduta. L'aspetto estetico delle abitazioni, anche se poco curato, non era del tutto trascurabile. nelle parti più significative e strutturali. All'interno la stanza più grande era senz'altro la cucina

con il suo ampio camino che oltre ad essere  la principale fonte di calore per il riscaldamento della casa,  era anche il punto più frequentato che trasmetteva compagnia e consolava le tristezze. Le camere da letto, piccole ma ben disposte, erano normalmente situate al piano superiore. In alcune strutture, quelle meno recenti, sotto alle camere si usava avere le stalle degli animali. Ciò permetteva di dare calore alle stanze superiori ma anche di avere un facile e veloce accesso per un eventuale intervento verso gli animali, attraverso una botola opportunamente realizzata, in
caso di malattie, specialmente nel corso delle lunghe e fredde invernate.Tutti gli spazi erano minuziosamente e diligentemente occupati dalle cose per la cucina ma anche dagli oggetti di lavoro più frequentemente utilizzati sia dalla donna che dagli uomini. I tetti costruiti con grossi e robusti travi di legno disposti ad una distanza l'uno dall'altro di circa 80 cm. ed in modo trasversale rispetto all'inclinazione del tetto stesso. Sulla parte superiore, perpendicolarmente  alla trave, venivano disposti dei braccioli ad una distanza di circa 30 cm. tra loro. Questi servivano per sorreggere le pianelle e sopra le pianelle i coppi, che servivano per far scorrere l'acqua rapidamente. Nei tempi ancora più lontani i braccioli erano disposti in modo più ravvicinato, allo scopo di poter sorreggere direttamente i coppi  senza l'utilizzo delle pianelle. Quest'ultimo sistema, in termine tecnico, era detto "tetto a capanna" per il fatto che questa tecnica era

principalmente applicata nella costruzione dei tetti delle capanne. Le varie costruzioni sono a tutt'oggi collegate le une con le altre in modo da formare quasi un corpo unico. Anche le proprietà, spesso, si legano orizzontalmente e/o si sovrappongono verticalmente con due tre o anche più nomi di proprietari diversi. Le reali ragioni di certe intersecazioni di proprietà non sono di facile interpretazione. Certo che, così facendo, a volte, una parete o un solaio  in comune poteva  essere un risparmio nella costruzione ed anche  una minore dissipazione del calore interno e nello stesso tempo di una
maggiore protezione dal freddo esterno. Non è escluso anche un sistema di reciproco aggiustamento per esigenze di crescita delle famiglie. Nel corso delle numerose ristrutturazioni, impianti di tubazione per l'acqua in casa, impianti elettrici sottotraccia e sfilabili, impianti di riscaldamento con termosifoni, avvenute in questi ultimi anni a partire dagli anni 70 del XX secolo, sono emersi dei particolari costruttivi molto interessanti: le costruzioni (quasi tutte su due livelli) si diversificano, tra il primo livello ed il secondo, per il materiale utilizzato. Nel primo livello il materiale utilizzato è principalmente costituito da pietre più o meno grandi, mentre il livello superiore mostra l'utilizzo di mattoni e pietre di dimensioni nettamente inferiori. L'utilizzo di tecniche più moderne si notano anche sul posizionamento dei mattoni sopra i travi delle porte, delle finestre o di piccole nicchie ricavate sulle massicce pareti.  Quanto meno ciò indica che questi livelli sono stati costruiti in tempi diversi. Oggi quasi tutte le abitazioni sono state orgogliosamente ristrutturate e rese più abitabili secondo le attuali esigenze dei vari servizi interni. Alcune capanne e/o ex stalle di animali, sono diventate comode abitazioni, anche se utilizzate per pochi giorni nel corso dell'anno. Un elogio a tutti per questo attaccamento alla frazione e all'eredità ricevute. Il  grande senso della reciproca comprensione dei cittadini che hanno dato vita a questa frazione, quello della  responsabilità e della collaborazione per l'interpretazione delle esigenze altrui e di quelle personali, hanno contribuito, in modo determinante, alla crescita di questo luogo e, con esso, delle famiglie. Manteniamo le cose positive del passato e miglioriamoci per dare anche noi un futuro che possa essere positivamente valutato.
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Alberto Tardella
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